martedì 14 novembre 2017

- 3, - 2, - 1... MISTERO :-O



- 3, -2, -1... tranquilli, non è capodanno... è la Plenaria!

Se avete un'amica che fa la supplente e quando parla del suo lavoro non ci capite niente... non è colpa vostra. Se Salvatore Aranzulla avesse dedicato un post all'anno sull'argomento tutto sarebbe chiarissimo, ma lui non ha mai scritto due righe su certa materia.

Non è colpa nemmeno della vostra amica perché la sua vita da supplente è una cosa costruita di proposito per non essere capita, per mettere le persone in crisi. E devo dire la verità: ci riesce benissimo. La scuola ha un lato oscuro: la burocrazia che la governa!

I docenti in pensione non ne sanno più niente. La loro era un'altra scuola. E poi, lontano dagli occhi lontano dal cuore. Quindi non chiedete a loro. Quelli di ruolo, dall'anno di prova in poi, non si sono più interessati alle fasce che non li riguardano direttamente. I più informati leggono distrattamente ma i cavilli sono talmente tanti che anche loro si perdono nelle pieghe del discorso. E poi anche per loro non mancano guai: la normativa scolastica cambia ogni benedetto anno e loro devono correrle dietro... non c'è pace per nessuno!

Ci provo io a raccontarvi questa storia come fosse una fiaba. Se c'è magia è una fiaba... Però il finale resta sospeso fino a domani, 15 novembre 2017, fino alla Plenaria, ok? Affare fatto. Se vi sembra troppo lunga e soporifera (può capitare) scorrete fino al penultimo paragrafo giù in fondo. Se volete conoscere fino in fondo in che paese "meritocratico" viviamo, un po' di pazienza, leggetelo tutto.


C'era una volta un Paese Normale in cui se avevi un diploma magistrale e superavi un concorso diventavi maestro/a. Se non entravi di ruolo subito entravi in una cosa chiamata Graduatoria Permanente, che per semplificarci la vita chiameremo Prima Fascia. Era il luogo in cui i vincitori di concorso abilitati attendevano il loro turno all'immissione in ruolo. Fiduciosi. Perché per insegnare alle elementari bastava il diploma magistrale e alla scuola materna bastava la qualifica, un diplomino di tre anni.

A partire dal 2002 il diploma magistrale divenne diploma liceale delle scienze sociali: venne tolto il tirocinio (ore da svolgere in classe con bambini veri) e così perse il suo carattere di scuola teorico-pratico. Era l'evoluzione dei tempi. Da quel momento per insegnare alle elementari occorre la laurea quadriennale in Scienze della Formazione, oltre un lunghissimo tirocinio obbligatorio (600 ore circa) e in più il laureato doveva scegliere se insegnare all'infanzia o alla Primaria. Per far questo il Ministero fece una riforma: snellì un po' i programmi ma soprattutto cambiò il nome alla scuola: la scuola materna divenne Scuola dell'Infanzia e quella elementare divenne scuola Primaria. Solo il nome però, roba di targhette fuori la porta. Curiosamente su istanze online la chiamano ancora "scuola materna"... 

Da quel momento fu chiaro che se volevi insegnare dovevi laurearti e superare un concorso pubblico per essere di ruolo. Quindi la faccenda era impegnativa. Se non avevi superato un concorso entro il 1999 (l'ultimo ante riforma) per un diplomato la possibilità di entrare in prima fascia non esisteva neppure. 

Molti diplomati non gettarono la spugna e restarono nella terza fascia da "non abilitati". Quella da cui ti chiamano se servi in giornata. Delle ruote di scorta last minute, per capirci. Molti accettarono comunque, perché in quel modo raccoglievano le briciole di un lavoro che amavano.

Altri invece colsero la possibilità di insegnare in un'altra regione (un anno qui, un anno lì...) spostando la famiglia o vivendo da soli la settimana e a casa il weekend. Altri insegnarono nella scuola paritaria più vicina a casa. Semplicemente perché se ti piace insegnare cerchi di farlo. In più ti aggiorni, accumuli esperienza e punteggio.

Gli altri diplomati magistrale presero altre strade: baby sitter, commessa alla Standa, assistente di uno studio medico, operaia in fabbrica... semplicemente altro. Con il risultato che non aggiunsero nulla alla preparazione di quel vecchio diploma. Non un giorno di supplenza, non un ora di corso di aggiornamento, non un punto di servizio. Ma cosa importa? Loro lavoravano in altri settori. E in fondo il magistrale non era una fabbrica di maestre, ma un istituto di istruzione superiore. 

Nel 2007 le graduatorie permanenti vengono definitivamente chiuse e dichiarate ad Esaurimento. Con l'auspicio di dare il ruolo ai precari storici: i vincitori fiduciosi... Quindi chi era in GaE resta dentro. Chi è fuori... non ha vinto un concorso e quindi non ha titolo per starci dentro. E quando ci sarebbero stati dei Concorsi il 50% dei posti a bando sarebbero stati assegnati ai diplomati della GaE. 

Però succede una magia. Nel 2013 il diploma magistrale viene dichiarato abilitante. Lo era già per il suo carattere teorico-pratico, ma adesso viene equiparato ai percorsi di abilitazione per l'insegnamento: PAS e simili. Così per decreto ministeriale molti diplomati magistrale ante 2002 entrano in "seconda fascia". Quindi abbiamo tre carte... fasce: la prima (vincitori di concorso), seconda ( abilitati) e terza (non abilitati). 

Alcuni sindacati però rilanciano. Pensano infatti che il passaggio di fascia sia in fondo una mancetta. E per uno strano fenomeno di transitività, secondo loro, i diplomati magistrali ante 2002 dovrebbero stare in prima fascia.

Così invitano a ricorrere al TAR per poter entrarci. Il principio era chiaro: se prima per essere abilitato all'insegnamento dovevo superare un concorso, adesso che sono abilitato - anche se per decreto - è come se lo avessi superato... Quindi gridano al Ministero FAI STA MAGIA! e dacci il ruolo o almeno gli incarichi annuali. Il mago però si rifiuta di esagerare.

Così nel 2014 centinaia i diplomati ricorrenti ottengono una sentenza storica e favorevole, utile per entrare in GaE e lì vengono inseriti con riserva. Visto il risultato a migliaia ricorrono ovunque: al TAR, al Capo dello Stato, al Giudice del lavoro... tutti per lo stesso motivo. 

Ricorrono le maestre precarie da una vita, ma anche la commessa, assistente del dentista e l'operaia della Fiat. Tanto provare costa poco: 200-300€. Non richiede nessun impegno particolare oltre la pazienza. Tornano al paesello, recuperano quel caro vecchio diploma appeso in cameretta, lo ripuliscono dalla polvere e dalla muffa e lo presentano all'avvocato... orgogliosi del 36/60esimi preso per il rotto della cuffia. Cosa importa? Quel diploma vale la possibilità di guadagnare con 24/25 ore di lavoro settimanale  quasi 20.000€ (19.324 lordi annui) e senza studiare, senza dare un esame. Questa è la profonda motivazione. Legittima.

Il Miur si era espresso con saggezza. Un conto è essere abilitati un altro essere vincitori di un concorso. E questo è un fatto che spero la seconda Adunanza Plenaria terrà in conto. Però con la prima era stato riconosciuto questo diritto... e così un numero incalcolabile e in continua crescita... ricorre.

Ricordo lo stato d'animo del 2015: "fesso chi non ricorre". E così se un ricorso va male, ne provano un altro, e così via. "Perché un principio è un principio". Avvocati e sindacati non fanno che ripetercelo ad ogni occasione. 

Solo che ogni testa è un tribunale e questo vale anche per i Giudici chiamati a decidere se accogliere o rigettare queste istanze.  Migliaia di persone si vedono accolto il ricorso e altre se lo vedono bocciare. Perché? Non lo so io e non lo sa nessuno. Ci sono stati casi in cui lo stesso tribunale si è espresso in modo favorevole in una sezione e contrario in un'altra. Roba da apprendisti stregoni. Ricorri pure... può andare bene, può andare male, puoi riprovare e sperare... fino al 15 novembre 2017... fino all'Adunanza Plenaria.

Cosa è successo nel mondo della scuola nel frattempo? Che la commessa, l'operaia e l'assistente del dentista lavorano stabilmente con o senza ruolo insieme alle precarie storiche. Accumulano stipendi e punteggio e i vincitori del concorso 2012 stanno a guardare. 

Penserete tutti felici... invece li ritrovi su facebook che si lamentano che i programmi sono complessi, che i bambini sono chiassosi, che ogni pomeriggio sono a scuola per una riunione. Non lo sapevano? Ah vero... Facevano altro. E trovi pure qualcuno che rimpiange la catena i montaggio... 

Chi ha vinto il concorso 2012 si è visto scadere la possibilità di lavorare perché da quelle graduatorie si prende il ruolo e non l'incarico annuale. Quelle graduatorie dette di "merito" 2012 sono scadute con l'approvazione delle nuove graduatorie di "merito" 2016. Così migliaia di vincitori abilitati e selezionatissimi insieme agli idonei sono "scaduti" e dall'indomani ignorati come frutta marcia. E ai vincitori del concorso 2016 sta toccando la stessa sorte. Lo sapremo nel 2020.

Per assurdo le graduatorie di merito scadono e quelle ad esaurimento affollate anche di semplici diplomati che non hanno mai superato un concorso no. I vincitori di un concorso pubblico a casa. I vincitori di un ricorso in cattedra anche con ZERO punti di servizio. 

Che torto hanno queste graduatorie di merito ad essere convocate UNA volta l'anno e solo per l'immissione in ruolo? Se non vogliono assumere non ci chiameranno mai! Non mi va proprio di scadere come un tramezzino...

Canzone di oggi: MISTERO di E. Ruggeri.

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